Sicilia a rischio incendi: ritardi da parte dei Comuni lasciano via libera ai piromani

03/07/2024 - di Emiliano Farinella, Martina Oddo, Fabio Punzi

Il Sistema Informativo Forestale è stato aggiornato a febbraio, ma i comuni tardano a prenderne atto, affidandosi alla legge regionale finanziaria 12/2022 che rimanda l’inizio dei controlli al 31 luglio. Con il "Catasto Incendi" non aggiornato i piromani possono sfruttare a loro piacimento le aree “ripulite” dal fuoco. Questa situazione di stallo normativo e burocratico lascia indifese le aree bruciate lo scorso anno, rendendo inapplicabili i vincoli di protezione nazionali. Il risultato è una natura siciliana indifesa, vulnerabile agli attacchi incendiari che rischiano di devastare il patrimonio ambientale dell’isola, già fragile e prezioso.

PALERMO - La Sicilia si trova a fronteggiare una nuova crisi ambientale, mentre la stagione degli incendi è già iniziata. Il "Catasto Incendi", uno strumento cruciale per impedire ai piromani di lucrare sugli incendi boschivi, è stato aggiornato solo da una manciata di comuni, ed il Comando del Corpo Forestale inaugurerà i controlli dopo il 31 luglio.

Un contesto normativo fondamentale ma ignorato

Il "catasto dei soprassuoli percorsi da fuoco", noto come "Catasto Incendi", è stato istituito dalla Legge n. 353 del 2000. Questo strumento è fondamentale per prevenire la speculazione economica nelle aree bruciate, impedendo attività come la caccia, il pascolo, la concessione di nuove edificazioni e il cambio di destinazione d’uso. Originariamente la legge lasciava spazio ad interpretazioni e ritardi nell’applicazione dei vincoli di protezione ambientale, così nel 2021 il Presidente della Repubblica Mattarella ha aggiornato la legge quadro, introducendo, tra l’altro, “Misure per l’accelerazione dell’aggiornamento del catasto dei soprassuoli percorsi dal fuoco”. Questo aggiornamento prevede la digitalizzazione delle mappe delle aree bruciate da parte del Corpo Forestale entro il primo di aprile, ed impone ai Comuni di aggiornare il Catasto Incendi entro 90 giorni, nei quali sono compresi 30 giorni di affissione all’Albo Pretorio per eventuali osservazioni da parte della cittadinanza.

Nel 2022 la regione Siciliana ha sostituito alla scadenza dei 90 giorni la data del 31 luglio, con la Legge Regionale n°13 del 25 maggio 2022, "legge di stabilità regionale 2022-2024", comma 23, articolo 12.

«In questo rimpallo di responsabilità la vittima è l’ambiente siciliano che si trova indifeso dinanzi agli attacchi incendiari. Siamo alle porte della stagione degli incendi, i piromani sanno ora che i loro atti scellerati non verranno mappati e che potranno procedere con le loro trame criminali. Senza che possa essere applicata la legge che rende inaccessibili per attività economiche le aree bruciate»

Emiliano Farinella, Presidente di Fenice Verde

Cosa è accaduto quest'anno?

Nonostante Il Sistema Informativo Forestale abbia rilasciato la cartografia digitale il 16 febbraio, la Regione Siciliana ha ufficialmente informato la popolazione solo il 2 aprile.

In linea teorica, rimanendo larghi sui tempi tecnici necessari per l’elaborazione dei dati e facendo partire i lavori quando il SIF ha pubblicato le cartografie, i nostri tecnici hanno calcolato che già il 3 giugno si sarebbero potuti vedere tutti gli aggiornamenti catastali della Regione.

Ad oggi, invece, soltanto una manciata di comuni ha utilizzato questi dati per l’aggiornamento del Catasto, sollevando interrogativi sull’interesse verso il contrasto alla speculazione collegata agli incendi.

Grazie allo slittamento dei termini al 31 luglio, sancito dalla Finanziaria del 2022, il Comando del Corpo Forestale inizierà a controllare se i comuni hanno adempiuto all’aggiornamento, e non è ben chiaro quanto tempo passerà prima che invii le diffide ai comuni inadempienti, ed in caso di ulteriore inadempienza quando verrà inviata la comunicazione all’Assessorato delle Autonomie Locali per l’attivazione della procedura di commissariamento.

Quello che sappiamo è che i comuni inadempienti per il 2022 sono stati commissariati solo a maggio del 2024, come spiegato nell’articolo del QdS, con cui abbiamo collaborato. https://www.feniceverde.org/press/qds-catasto-incendi-comuni-commissariati

E i 30 giorni di affissione all’Albo Pretorio?

L’aggiornamento del 2021 recita “L’elenco dei predetti soprassuoli deve essere esposto per trenta giorni all’albo pretorio comunale, per eventuali osservazioni. Decorso tale termine, i comuni valutano le osservazioni presentate ed approvano, entro i successivi sessanta giorni, gli elenchi definitivi e le relative perimetrazioni.”

Se però, ad oggi 4 luglio, la maggior parte dei Comuni siciliani non ha ancora pubblicato l’elenco sull’Albo Pretorio, alla scadenza dei 30 giorni necessari alle interazioni con la cittadinanza la data del 31 luglio verrà scavalcata, e ci si aspetta che verranno mandate le diffide da parte dal Corpo Forestale.
Un grave, ulteriore ritardo per la protezione dell’ambiente, un diritto negato per la cittadinanza attiva.

L'inerzia amministrativa mette a rischio non solo il patrimonio naturale della Sicilia ma anche la sicurezza delle comunità locali. È essenziale che le autorità competenti chiariscano immediatamente le loro responsabilità e agiscano con urgenza per aggiornare il Catasto Incendi. Solo così si potrà contrastare efficacemente l’economia degli incendi e proteggere il fragile ecosistema dell'isola.

Un appello all'azione

È cruciale che i cittadini, le associazioni ambientaliste e le istituzioni locali uniscano le forze per richiedere un intervento rapido e risolutivo. La lotta agli interessi dei piromani non può essere lasciata all'incertezza normativa e alla lentezza burocratica. Il futuro ambientale della Sicilia dipende dall'azione collettiva e immediata di tutte le parti coinvolte.

Vi invitiamo quindi a scrivere al vostro Sindaco seguendo le istruzioni in basso su questa pagina: https://www.feniceverde.org/catasto-incendi 

Il coinvolgimento dei media

L’associazione Fenice Verde continua a divulgare le informazioni sulla lotta agli incendi anche grazie ai Giornalisti che amplificano i nostri appelli.
Qui trovate l’articolo da poco uscito su Repubblica, in cui si approfondiscono le responsabilità di Comuni e Regione: https://www.feniceverde.org/press/catasto-incendi-repubblica 

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