Caltavuturo

Il secondo comune commissariato della provincia di Palermo, in ordine alfabetico, è quello di Caltavuturo, il cui commissario è Angelo Sajeva.

Nella mappa, in arancione le aree bruciate dal 2010 al 2022.

Il grafico rappresenta la quantità di aree bruciate nei dodici anni analizzati, con il picco di 384,49 ettari nel 2021. Fonte: atlas delle aree percorse da fuoco a cura di @pigrecoinfinito

Nella cartografia del SIF sono stati segnalati sette eventi incendiari, il primo il 24 febbraio e l’ultimo il tre novembre 2024.

In tutto hanno bruciato poco più di 799 ettari di territorio, di cui 50,86 di zone totalmente boscate e 579,98 di zone seminaturali ed antropizzate (macchia mediterranea, gariga, campi e pascoli).

In arancione le zone bruciate durante il 2023, nelle sfumature di verde le zonazioni del Parco delle Madonie, a righe le Zone Speciali di Conservazione
Immagine creata da @martinaecologa

Dei due incendi sul Monte Riparato, quello del 24 febbraio ha coinvolto una zona di macchia mediterranea circondata ad ovest da pascoli ed aziende agricole, mentre quello  del 25 giugno ha coinvolto un’azienda agricola.

Questi due incendi, insieme a quello del 25 marzo a Prestinfuso e del 22 settembre a Favarella (entrambi a margine del pascolo) hanno colpito zone all’interno del Parco delle Madonie, in zona D.


Il territorio maggiormente colpito è stato Contrada Balate, che il 23 agosto ed il 3 novembre ha visto percorrere dal fuoco circa 371 ettari di territorio già segnalati dal Piano di Assetto Idrogeologico come ad elevato rischio geomorfologico per “Deformazione superficiale lenta” e “Dissesti conseguenti ad erosione accelerata”.
Questo significa che la vegetazione presente, per quanto non considerata “boschiva”, era una protezione importantissima contro l’erosione causata dalle piogge, che potrebbe intasare i valloni in cui le acque si incanalano, causando esondazioni a valle.

L’incendio più ampio è stato quello del 25 luglio, che ha distrutto 410 ettari ad ovest dell’abitato, di cui 50,74 di bosco.

Analizzando le cartografie e le tabelle da esse derivate, sorgono alcuni dubbi di interpretazione.
La somma tra superficie boscata e non boscata non equivale al totale delle aree bruciate, anche se osservando le immagini satellitari, quelle zone bruciate erano palesemente coperte da vegetazione, ed anche la cartografia della Rete Natura2000 certifica la presenza di ecosistemi naturali.

Inoltre i poligoni sono stranamente “bucati”, come se il fuoco avesse evitato “geometricamente” delle specifiche zone, invece di procedere disordinatamente come avviene normalmente.

Sarebbe interessante se le autorità competenti o gli abitanti di Caltavuturo sciogliessero questi dubbi.


Conoscete la zona? Sapete di aree bruciate non ancora inserite nel catasto? 

In tal caso, fate foto e prendete il punto su google maps, e poi segnalatelo al comune di Caltavuturo (protocollo@comune.caltavuturo.pa.it) ed al commissario Angelo Sajeva (asajeva@regione.sicilia.it),  mettendo info@feniceverde.org in cc.
Se vi trovate da quelle parti, e vedete violazioni dei vincoli post incendio (ad esempio pascolo o nuove costruzioni), chiamate i Carabinieri, denunciando la violazione della legge quadro 353 del 2000,  o  segnalatele all’indirizzo del Corpo Forestale:  comandocorpoforestale@regione.sicilia.it 

In entrambi i casi può essere utile anche aggiungere gli organi di controllo e prevenzione: assessore.territorioambiente@regione.sicilia.it ed urp@protezionecivilesicilia.it .

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