Caccamo
Cominciamo la nostra rassegna con la provincia di Palermo, il primo comune commissariato, in ordine alfabetico, è quello di Caccamo, affidato al commissario Francesco Riela.
Nella cartografia ufficiale sono state inserite undici aree bruciate durante il 2023, il primo incendio è stato registrato il 26 marzo, l’ultimo il primo dicembre.
In tutto hanno bruciato poco più di 326 ettari di territorio, di cui circa 61,5 di zone totalmente boscate 167,5 di zone seminaturali ed antropizzate (macchia mediterranea, gariga, campi e pascoli).
Ponendo l’attenzione sulle aree protette, due incendi hanno avuto luogo nella RNO di Monte San Calogero (il 14 ottobre e l’1 dicembre), e due nella RNO Pizzo Cane, Pizzo Trigna e Grotta Mazzamuto (il 26 marzo ed il 26 ottobre).
Inoltre è importante segnalare che altri tre hanno avuto luogo, tra agosto e settembre, a monte della diga Rosamarina, e questo potrebbe causare un maggiore interrimento della diga, con conseguente diminuzione del volume effettivo d’invaso. Queste aree sono di grande interesse naturalistico, classificate come habitat prioritari per l’Unione Europea (Habitat codice 6220* - Percorsi substeppici di graminacee e piante annue dei Thero-Brachypodietea).
Conoscete la zona? Sapete di aree bruciate non ancora inserite nel catasto? In tal caso, fate foto e prendete il punto su google maps, e poi segnalatelo al comune di Caccamo (sindaco@comune.caccamo.pa.it ) ed al commissario Francesco Riela (francesco.riela@regione.sicilia.it), mettendo info@feniceverde.org in cc.
Se vi trovate da quelle parti, e vedete violazioni dei vincoli post incendio (ad esempio pascolo o nuove costruzioni), chiamate i Carabinieri, denunciano la violazione della legge quadro 353 del 2000, o segnalatele all’indirizzo del Corpo Forestale: comandocorpoforestale@regione.sicilia.it