Camporeale

Siamo arrivati al quarto comune commissariato della provincia di Palermo, e di nuovo il commissario è Angelo Sajeva.

Per questo comune il commissario non dovrà fare molti sforzi, perché a bruciare negli ultimi tredici anni è stata praticamente sempre la stessa zona: quella a cavallo tra Monte Spezzapignatte e Monte Pietroso, al confine est con Monreale.

Nella mappa, in arancione le aree bruciate dal 2010 al 2022. Il grafico rappresenta la quantità di aree bruciate nei dodici anni analizzati.
Fonte: atlas delle aree percorse da fuoco a cura di @pigrecoinfinito

Come è visibile nell’analisi fatta da @pigrecoinfinito, infatti, solo due volte, nel 2016 e nel 2019, il fuoco ha colpito una zona ampia poco meno di dodici ettari adiacente al territorio comunale.

Perché è importante quella zona?

Naturalisticamente è coperta da praterie, pascoli, incolti e frutteti abbandonati ed aree boscate temporaneamente prive di copertura proprio a causa dei numerosi incendi.
Il pregio maggiore di questi due monti è che sono ricchi di reperti sia paleontologici della formazione Terravecchia (Miocene superiore: Tortoniano sup.- Messiniano inf.) che archeologici (Monte Pietroso è un sito archeologico con tombe e reperti simili a quelli di Segesta https://www.balarm.it/news/un-luogo-senza-tempo-sul-monte-pietroso-in-sicilia-sei-a-li-masciddi-il-sito-del-mistero-136762 )

In arancione le zone bruciate durante il 2023.
Immagine creata da @martinaecologa

La nostra @martinaecologa ha voluto approfondire l’argomento, ed ha elaborato le immagini a seguito, in cui sono rappresentate le aree bruciate a Camporeale dal 2007 ad oggi. Da queste mappe risulta evidente come siano sempre i due “monti fratelli” a prendere fuoco.

Nel creare le immagini ha notato che, come già osservato per il comune di Caltavuturo, che i poligoni sono stranamente “bucati”, come se il fuoco avesse evitato “geometricamente” delle specifiche zone, invece di procedere disordinatamente come avviene normalmente.

Stavolta è andata ad analizzare i due “buchi” all’interno dell’area bruciata nel 2023, che corrispondono a due edifici rurali (potete vedere le particelle catastali nell’immagine a seguito).
Se questi due edifici non verranno introdotti nel catasto dei terreni percorsi dal fuoco, la loro destinazione d’uso potrà essere cambiata, e da edifici rurali potranno facilmente diventare strutture ricettive o altro.

Speriamo che il commissario Sajeva approfondisca queste strane ricorrenze presenti nei comuni a lui assegnati.

Vorremmo fargli sapere che queste irregolarità si sono ripetute in tutti i poligoni riportati dal SIF dal 2014 in poi.

Conoscete la zona? Sapete di aree bruciate non ancora inserite nel catasto? 

In tal caso, fate foto e prendete il punto su google maps, e poi segnalatelo al comune di Camporeale (protocollo.comunedicamporeale.pa@pec.it ) ed al commissario Angelo Sajeva (asajeva@regione.sicilia.it),  mettendo info@feniceverde.org in cc.
Se vi trovate da quelle parti, e vedete violazioni dei vincoli post incendio (ad esempio pascolo o nuove costruzioni), chiamate i Carabinieri, denunciando la violazione della legge quadro 353 del 2000,  o  segnalatele all’indirizzo del Corpo Forestale:  comandocorpoforestale@regione.sicilia.it 

In entrambi i casi può essere utile anche aggiungere gli organi di controllo e prevenzione: assessore.territorioambiente@regione.sicilia.it ed urp@protezionecivilesicilia.it .

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