Cefalù
L'ultimo comune della provincia di Palermo affidato al commissario Angelo Sajeva è Cefalù, e la sua analisi ci spinge a un appello a quanti ci seguono tra cartografi, geologi, botanici, zoologi o chiunque voglia sposare la causa della prevenzione degli incendi: ABBIAMO BISOGNO DEL VOSTRO AIUTO!! Volete sapere perché?
Gli incendi tra il 2010 e il 2022 hanno percorso 1649,72 ettari.
Il più vasto nel 26/9/12, con 1.155 ettari bruciati nel del Parco delle Madonie (vedi mappe pubblicate)
l’incendio più vasto si è verificato infatti il 26/9/2012, con 1’155 ettari andati in fumo in poco più di 24 ore.
Guardando la serie completa, l’incendio subito successivo come superficie risale al 19/10/23, con “solo” 58 ettari bruciati.
L’incendio di settembre 2012 si è sviluppato maggiormente all’interno del Parco delle Madonie (https://www.parcodellemadonie.it/ ), espandendosi anche nella zona coperta anche SIC ITA020002 - Boschi di Gibilmanna e Cefalù (dettagli: https://eunis.eea.europa.eu/sites/ITA020002 ).
A seguito la mappa dettagliata di questo evento.
Analizzando l’anno 2023, ci siamo resi conto di una profonda incongruenza all’interno del database del SIF, e speriamo che il Commissario ne tenga la dovuta considerazione durante i propri controlli.
Secondo il database, filtrando i dati per il solo comune di Cefalù, risultano solo cinque incendi per un totale di 83,56 ettari, ma guardando le mappe risulta evidente che gli incendi sono stati in realtà otto.
Interrogando il software GIS è risultato che i tre incendi mancanti sono stati classificati come appartenenti esclusivamente al comune di Gratteri.
Sommando queste tre aree, si arriva ad un totale di 359,98 ettari andati in fumo, dei quali la gran parte all’interno di aree protette.
A seguito le mappe e le tabelle relative a questa incongruenza.
Il nostro appello: unisciti a noi per aiutarci ad analizzare gli effetti degli incendi sugli ecosistemi naturali e antropici colpiti!
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Il nostro appello: unisciti a noi per aiutarci ad analizzare gli effetti degli incendi sugli ecosistemi naturali e antropici colpiti! 🔥🔥🔥
Ed ecco il nostro appello: la nostra esperta @MartinaEcologa è letteralmente oberata dal lavoro di analisi dei dati e dalla ricerca ulteriore che ogni dato acquisito finisce per generare. Il nostro territorio è come il vaso di pandora, e ogni incongruenza e irregolarità va approfondita e indagata.
Ci rivolgiamo perciò a chi, in grado di svolgere analisi territoriali, voglia unirsi a noi per aiutarci ad analizzare gli effetti degli incendi sugli ecosistemi naturali e antropici colpiti!
Anche chi non ha particolari specializzazioni può contribuire alla causa della prevenzione e mitigazione degli incendi, facendo notare alle istituzioni queste incongruenze e facendo pressione affinché i dati territoriali vengano corretti.
Speriamo che altri cartografi vogliano unirsi a noi per darle una mano ad estrapolare i dati cartografici ed a produrre mappe, grafici e tabelle.
Saremmo felici se specialisti geologi, botanici e zoologi volessero dare il loro contributo nell’analizzare gli effetti che hanno avuto ed avranno gli incendi sugli ecosistemi naturali ed antropici colpiti.
Anche chi non ha particolari specializzazioni può contribuire alla causa della prevenzione e mitigazione degli incendi facendo notare alle istituzioni queste incongruenze, facendo pressione affinché i dati territoriali vengano corretti e venga fatta rispettare la legge quadro del 2000 sulle aree percorse da fuoco.
Conoscete la zona? Sapete di aree bruciate non ancora inserite nel catasto?
In tal caso, fate foto e prendete il punto su google maps, e poi segnalatelo al comune di Cefalù (gabsindaco@comune.cefalu.pa.it) ed al commissario Angelo Sajeva (asajeva@regione.sicilia.it), mettendo info@feniceverde.org in cc.
Se vi trovate da quelle parti, e vedete violazioni dei vincoli post incendio (ad esempio pascolo o nuove costruzioni), chiamate i Carabinieri, denunciando la violazione della legge quadro 353 del 2000, o segnalatele all’indirizzo del Corpo Forestale: comandocorpoforestale@regione.sicilia.it
In entrambi i casi può essere utile anche aggiungere gli organi di controllo e prevenzione: assessore.territorioambiente@regione.sicilia.it ed urp@protezionecivilesicilia.it.