Giuliana
Oltrepassiamo verso sud-ovest il precedente comune analizzato, e passiamo al nono: Giuliana; anche questo ha come commissario la dott. ssa Panzeca Antonella.
Purtroppo anche in questo comune dobbiamo segnalare che il database del SIF cataloga alcuni incendi sul territorio comunalecome appartenente a comuni adiacenti.
Nuovamente quindi vi presenteremo i dati numerici di questo comune per come vengono filtrati automaticamente dal database, mentre per le mappe non useremo filtri.
Similmente, abbiamo trovato strani casi di “fuoco geometra”, ma non li abbiamo analizzati nel dettaglio.
Qualora vogliate questo approfondimento, siamo disponibili a rispondere alle vostre domande in diretta FB.
Vogliamo invece concentrarci sulla grande fragilità di questo territorio, quasi interamente sottoposto a vincolo idrogeologico.
Sono infatti presenti le morfologie chiamate calanchi , zone in continua erosione idrica tenuta a bada solo dalla particolare vegetazione estremofila che riesce tenacemente a sopravvivere su di essi.
Per di più, questi calanchi si sono formati su rocce calcaree (carbonato di calcio) e dolomitiche (carbonato di calcio e magnesio).
Questo tipo di rocce perdono coerenza a causa del calore: ad alte temperature i carbonati si decompongono in ossidi ed anidride carbonica.
L’anidride carbonica vola via, mentre gli ossidi di calcio e magnesio restano sul posto sotto forma di polvere sottile che “salta via” ad ogni goccia di pioggia.
Gli incendi quindi hanno doppia azione negativa sulla stabilità di questi versanti, rendendoli ancora più sensibili al dilavamento superficiale dovuto alle piogge.
Si spinge così così il circolo vizioso della desertificazione, in cui gli incendi sono un fenomenale acceleratore.
Oltre al vincolo idrogeologico, a Giuliana ci sono due aree sottoposte a vincoli ambientali, entrambi gestiti dal Servizio 4° dell’Assessorato Territorio e Ambiente della Regione Siciliana.
Circa metà dei roghi hanno colpito la ZPS ITA020048 “Monti Sicani, Rocca Busambra e Bosco Della Ficuzza”.
L’altro vincolo ambientale è il SIC ITA020035 Monte Genuardo e Santa Maria Del Bosco che corrisponde con l’omonima riserva.
Iniziamo ad analizzare il periodo tra il 2010 ed il 2022.
Ci sono stati relativamente pochi incendi, tutti tranne uno in zona con vincolo idrogeologico di cui sopra.
Nel grafico a seguito vediamo che cumulativamente hanno bruciato settantotto ettari e mezzo, con un picco di 15,56 nel 2014.
Solo che come dicevamo prima, alcuni incendi non sono ufficialmente registrati su questo territorio in quanto “a cavallo” dei confini comunali.
Dall’istogramma sembrerebbe che nel 2015 e nel 2020 non ci siano stati incendi, invece…
Nel 2020, ce ne sono stati due ad agosto, registrati nel comune di Chiusa Sclafani, in località Chiusa La Vecchia, il primo ha bruciato 137,76 ettari, il secondo 8,86.
Un altro ha percorso 7,34 ha scavalcando il confine di Bisacquino il 19/6/2015, in località Ciancianello.
Ed il più antico registrato, il 26/9/2012 ha superato i confini di Chiusa Scalfani in località Cozzo Agliara, percorrendo 7,45 ha.
Passando al 2023, possiamo considerarlo l’anno più fortunato dopo il 2013, visto che c’e stato solo un piccolissimo incendio autunnale di poco più di un ettaro, in località Valentino.
Conoscete la zona? Sapete di aree bruciate non ancora inserite nel catasto?
In tal caso, fate foto e prendete il punto su google maps, e poi segnalatelo al comune di Giuliana (segreteria@comune.giuliana.pa.it ) ed al commissario Antonella Panzeca (apanzeca@regione.sicilia.it), mettendo info@feniceverde.org in cc.
Se vi trovate da quelle parti, e vedete violazioni dei vincoli post incendio (ad esempio pascolo o nuove costruzioni), chiamate i Carabinieri, denunciando la violazione della legge quadro 353 del 2000, o segnalatele all’indirizzo del Corpo Forestale: comandocorpoforestale@regione.sicilia.it
In entrambi i casi può essere utile anche aggiungere gli organi di controllo e prevenzione: assessore.territorioambiente@regione.sicilia.it ed urp@protezionecivilesicilia.it .